Come effettuare la Rianimazione Cardiopolmonare (RCP)
La rianimazione cardiopolmonare (anche nota attraverso il suo acronimo RCP) è una parte fondamentale della formazione di primo soccorso: con rianimazione cardiopolmonare si intendono tutte le misure salvavita che possono essere adottate per aiutare una persona in difficoltà. In molte situazioni, la rianimazione cardiopolmonare può fare la differenza tra la vita e la morte.
Saper eseguire la la rianimazione cardiopolmonare, quindi, può aiutare a salvare una vita in una situazione di emergenza. Tuttavia, come per qualsiasi procedura di primo soccorso, è importante sapere quando chiamare i soccorsi e quando invece affidarsi alle proprie capacità. Ecco perché è importante essere preparati a questo tipo di situazioni e il modo per sapere come comportarsi, per sapere cosa fare e invece cosa evitare di fare è frequentare un corso di formazione primo soccorso online.
Bisogna essere preparati e sapere cosa fare in queste situazioni di emergenza: innanzitutto è importante non farsi prendere dal panico e agire rapidamente con la rianimazione cardiopolmonare.
In questo articolo, elencheremo alcuni consigli fondamentali per chi vuole imparare a praticare la rianimazione cardiopolmonare, per aiutare una persona che si trova in difficoltà.
Eseguire prima la rianimazione cardiopolmonare
Se una persona ha un arresto cardiaco o ha difficoltà respiratorie, è importante eseguire immediatamente la rianimazione cardiopolmonare per aiutarla a sopravvivere.
La prima cosa da fare è valutare la situazione: se vi imbattete in una persona che è collassata e non respira, bisogna effettuare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare. Se la persona non respira, ma il cuore batte, è necessario iniziare con le compressioni toraciche. Se la persona non è reattiva e non risponde, bisogna iniziare subito con la respirazione bocca a bocca o passiva.
Le cause di arresto cardiaco o respiratorie possono essere molteplici diverse, ma la reazione è sempre e solo la stessa: cercare di rianimare la persona in difficoltà il prima possibile. La procedura giusta, come abbiamo visto, è quella della rianimazione cardiopolmonare, che può aiutare a ripristinare il battito cardiaco e la respirazione. Nonostante sia una procedura complessa, le persone con poca o nessuna formazione medica possono impararla e utilizzarla per salvare vite umane.
Non dimenticare le fasi di base del primo soccorso
Eseguendo la rianimazione cardiopolmonare, è importante non dimenticare le fasi del primo soccorso:
- identificare la situazione e chiamare il pronto soccorso se è necessario;
- posizionare la persona in una posizione comoda per effettuare la rianimazione cardiopolmonare;
- aprire le vie aeree della persona;
- sistemare le mani a circa 1/3 rispetto all’altezza dello sterno, quindi eseguire 30 compressioni toraciche veloci e profonde.
Il pronto soccorso va chiamato in ogni caso: al telefono risponderà un operatore, al quale va spiegato tutto quello che è successo e, quando possibile, vanno fornite varie informazioni sul paziente (come per esempio età, peso, stato di coscienza e così via). L’operatore ha anche il compito di guidare attraverso alcune istruzioni il soccorritore, aiutandolo nelle procedure di primo soccorso.
Infatti, se l’ambulanza non è immediatamente disponibile, il passo successivo è l’esecuzione di un primo soccorso “attivo”. Il primo soccorso attivo consiste in:
- somministrare ossigeno se la persona ha problemi respiratori;
- ridurre il rischio di infezione in caso la persona sia ferita, pulendo bene la ferita;
- mantenere la persona al caldo. Si può prendere una coperta e avvolgerla intorno alla persona
- se cosciente, mantenere la persona calma. A tal fine, si può dire alla persona cosa è successo e che non è colpa sua;
- sempre se cosciente, mantenere la persona distratta. A questo scopo si può raccontare alla persona qualcosa di piacevole, come un ricordo del passato.
Avere qualche nozione di primo soccorso e sapere come effettuare una rianimazione cardiopolmonare, quindi, è di primaria importanza per aiutare una persona in difficoltà e, in alcuni casi, anche per salvarla.