Eolico, ecco la novità: aquiloni al posto delle pale per raccogliere l’energia

Sono sempre di più le aziende che puntano sull’energia eolica e che sono alla ricerca di nuovi sistemi per la raccolta dell’energia prodotta dal vento, ma senza prendere in considerazione le pale eoliche. Un ingombro notevole in meno: determinate aziende hanno scelto di puntare sui droni, in modo tale da poter raggiungere quote particolarmente elevate, proprio dove le correnti sono molto più frequenti e forti.

La tecnologia sta facendo passi da gigante nel campo delle energie rinnovabili, portando alla scoperta di sistemi sempre più efficaci nella raccolta dell’energia. Ci sono anche tanti altri settori che sono stati rivoluzionati dalla tecnologia, come ad esempio il gioco d’azzardo. Tante piattaforme che ospitano le diverse categorie dei casino online offrono anche la nuova modalità di gioco live che ha letteralmente rivoluzionato il mondo delle scommesse, ma non solo, sul web. Tanto che è ormai davvero semplice trovare una guida ai videopoker che possa rendere la vita ancora più semplice ai tanti appassionati in giro per il mondo.

Eolico, i nuovi sistemi sviluppati dalle startup

Sono già diversi anni che delle startup stanno lavorando per realizzare delle soluzioni che si possano considerare ottime alternative alle pale eoliche, che sono fin troppo ingombranti e anche molto costose. Tra le soluzioni maggiormente ricercate troviamo i droni, ma anche degli innovativi aquiloni che sono in grado di catturare l’energia prodotta dal vento.

Questi particolari droni, in poche parole, si lasciano trascinare dalla forza del vento e dalle correnti, riuscendo ad accumulare l’energia e poi trasmetterla a degli specifici generatori. Come? Sfruttando dei cavi particolarmente resistenti che, in pratica, tengono gli aquiloni ben fissati al terreno.

Una delle startup in questione, ad esempio, è la tedesca Twingtec, che è in grado di produrre un drone di grandezza media, che presenta un’apertura alare che si aggira intorno ai 3 metri. Ebbene, questa sorta di aquilone super tecnologico è in grado di decollare per toccare la quota che serve ad affrontare tutte le correnti di vento più impervie e potenti. Insomma, un drone talmente agile che riesce a raggiungere delle quote che, ovviamente, le pale eoliche non sono in grado di toccare.

Come arrivano a quote così elevate?

Una volta raggiunte le correnti, ecco che il drone si lascia trascinare da parte del vento, realizzando una sorta di trazione sul cavo che lo tiene ancora al terreno. Quest’ultimo non è fisso in tutto e per tutto, ma è collegato ad un verricello che va a produrre energia meccanica, pronta per essere conservata. Per poter raggiungere determinate quote, i motori di questa specie di droni impiegano l’elettricità che viene generata, ma è chiaro che la conversione di energia eolica è sufficientemente importante da far risultare l’intero processo notevolmente vantaggioso.

Skysails, invece, sfrutta un aquilone a tutti gli effetti: si tratta, in realtà, di una particolarissima struttura a paracadute che ricorda tantissimo quelle che vengono sfruttate da tutti coloro che fanno kite surf.