Per acquistare una casa è meglio un mutuo o un prestito personale?
In un momento in cui l’economia ristagna, dove l’inflazione la fa da padrona e il potere d’acquisto, giorno dopo giorno, si deteriora considerevolmente, una domanda che spesso si pongono i comuni cittadini diventa ancor più pertinente: meglio un mutuo o un prestito personale quando acquistiamo casa?
Un quesito che gli italiani si pongono in maniera rilevante, considerato che vedono l’acquisto della casa come il coronamento di un sogno, quel nido dove far crescere i propri figli e rifugiarsi per trovare pace e benessere lontano dallo stress e dai ritmi, talvolta frenetici, che ci impone la quotidianità.
La componente “tasso” gioca a favore del mutuo, ma non è l’unica da considerare
Non è casuale, di conseguenza, che il popolo italiano è tra i maggiori possessori di una prima casa, un desiderio di sentire “propria” l’abitazione che un immobile in affitto, invece, non è in grado in alcun modo di offrire. In pochi, purtroppo, possono permettersi l’acquisto di una casa senza ricorrere ad alcuna forma di finanziamento, considerato l’impegno economico richiesto per perfezionare l’operazione.
Per scegliere se sia meglio acquistare un immobile tramite la formula del prestito o del mutuo, è indispensabile valutare bene tutti gli aspetti, cercando di mettere sul piatto della bilancia tutti i costi da dover sostenere sia in un caso che un altro. Se si guarda al mero tasso d’interesse, non c’è dubbio come ricorrere ad un mutuo sia sicuramente più conveniente.
La garanzia dell’ipoteca sulla casa, infatti, rappresenta un elemento che assicura l’istituto erogante, qualora il debitore non fosse in grado di far fronte ai propri impegni, di poter diventare padrone dell’immobile, che potrà poi rivendere per rientrare dell’esposizione debitoria. Questo elemento consente di poter contrarre un finanziamento (mutuo) ad un tasso più basso rispetto ad un prestito personale.
L’accensione di un mutuo implica, obbligatoriamente, la sottoscrizione di una polizza casa con le garanzie “scoppio e incendio” vincolato in favore dell’istituto erogante, che in caso di sinistro che danneggi irreparabilmente l’immobile può essere immediatamente risarcito. Il tasso, però, non è l’unico elemento da tenere in considerazione quando si contrae un mutuo casa.
Mutuo o prestito: cosa fare?
Per quanto concerne l’imposta di bollo, tassa applicata dall’erario per il tramite degli istituti di credito/finanziarie, il prestito risulta certamente più conveniente, visto che prevede l’applicazione di un importo pari ad €. 16,00, mentre il mutuo prevede una tassazione proporzionale all’importo finanziato (lo 0,25% in caso di mutuo prima casa, 2,00% per altre finalità).
Un altro aspetto da considerare, che esula dalla voce “costo”, riguarda i tempi di erogazione del finanziamento. Non c’è alcun dubbio come i prestiti personali abbiano tempi di istruttoria e di messa a disposizione della liquidità richiesta certamente più celeri, considerato che il mutuo, data la complessità dell’operazione, richiede una moltitudine di passaggi, non da ultimo l’atto notarile (che coincide col giorno in cui viene erogato il finanziamento), che rendono certamente non celeri il completamento della pratica.
Oltre a quanto appena scritto, poi, subentra anche un aspetto prettamente psicologico, che, seppur non riguardando la totalità delle persone, incide in una vasta fetta di consumatori. Ad alcuni soggetti, infatti, contrarre un mutuo li “priva” del sentire totalmente loro l’abitazione, in quanto la banca, nel caso in cui dovesse risultare “moroso”, potrebbe potenzialmente impossessarsi del bene immobile in virtù della ipoteca che grava sullo stesso.
Invece di un mutuo per la tua casa, potresti pensare di richiedere un prestito personale (su prestitimag.it puoi trovare delle risorse di approfondimento) che in questo periodo è abbastanza vantaggioso anche in termini di tassi d’interesse, considerato che, al momento, l’aumento dei tassi nella zona Euro è stato piuttosto ristretto rispetto a quanto avvenuto al di là dell’Atlantico.